Trovato un cadavere nel Tevere a Ponte Vittorio Emanuele II, è in avanzato stato di decomposizione

Il cadavere di un uomo è stato ritrovato nel Tevere all'altezza di Ponte Vittorio Emanuele II, che collega piazza Pasquale Paoli, nel rione Ponte, al lungotevere Vaticano. Il ritrovamento risale alla serata di ieri, venerdì 16 maggio, ed è avvenuto al centro di Roma. Non è chiaro a chi appartenga il corpo, sono in corso gli accertamenti per risalire alla sua identità. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione. Presenti per le operazioni di recupero i vigili del fuoco e i carabinieri.
Cadavere nel Tevere a Ponte Vittorio Emanuele II
A dare l'allarme sono stati alcuni passanti, che intorno alle ore 21 hanno notato quella che sembrava essere una sagoma umana galleggiare nel Tevere. Arrivata la segnalazione ai carabinieri, sul posto sono giunti i militari della Compagnia San Pietro e del Nucleo investigativo di via In Selci. Per recuperare il corpo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Roma, che sono arrivati con i sommozzatori. I pompieri sono entrati nel fiume con un gommone e hanno raggiunto il corpo, riportandolo sulla banchina.
Sul cadavere non ci sono segni di violenza
Presente il medico legale per la constatazione del decesso. Da un primo accertamento esterno il corpo non presentava segni di violenza. Sul caso indagano i carabinieri, al momento non si esclude alcuna pista, tra le ipotesi c'è anche il suicidio. Terminate le verifiche di rito, la salma è stata trasferita in obitorio per il riconoscimento e si trova a disposizion dell'Autorità Giudiziaria, per l'autopsia. I risultati degli esami autoptici aiuteranno gli inquirenti a stabilire la data e le cause del decesso.